Storia
L’eredità di due famiglie
La costruzione del palazzo che ospita oggi l’Hotel Ca’ Bonfadini fu voluta dalla famiglia Bonfadini, mercanti tirolesi giunti a Venezia nella seconda metà del Cinquecento e divenuti poi parte della nobiltà. Il palazzo, un imponente edificio a tre piani noto anche come Palazzo Bonfadini Vivante, fu costruito con un primo piano a mezzanino, un secondo piano nobile e un terzo dedicato agli appartamenti della servitù.
La facciata, caratterizzata da una perfetta simmetria ed estetica essenziale, risale al periodo 1648-61; la serliana del secondo piano si distingue come l'unico elemento aristocratico, circondata da finestre rettangolari sorrette da sottili marcapiano. Questa struttura, probabilmente il risultato della fusione di due lotti di epoca gotica (1100-1400), presenta una teoria secondo cui i lotti originali avevano forme differenti, uno a "C" con cortile interno, ora occupato dall'ascensore, e l'altro adiacente a forma di "L".
Con la caduta della Repubblica nel 1797, i Bonfadini abbandonarono la proprietà per trasferirsi sulla terraferma, e il palazzo fu suddiviso in appartamenti, uno dei quali fu occupato dalla famiglia Vivante. Quest'ultima acquisì l'intera proprietà nel 1815, arricchendola con numerosi affreschi, tra cui la decorazione neoclassica di Carlo Bevilacqua, ancora oggi visibile.
Nel 2019 il palazzo è stato acquistato dal Gruppo I Palazzi Historic Experience Hotels, che ha deciso di avviare un intervento di restauro durato più di due anni. Grazie al restauro, sono emersi nuovamente splendidi affreschi e stucchi che per anni erano rimasti nascosti dietro pareti di cartongesso.